“Capire e sapere come orientare” Studenti, genitori e insegnanti, tutti a scuola di orientamento.

Ripetenze, ritardi, abbandoni degli studi: la provincia di Arezzo è quella che, in Toscana, registra il più alto tasso di dispersione scolastica: il 22%, contro una media regionale del 10,9% e una nazionale del 14%. Un valore simile a quelli delle province del Mezzogiorno, un fenomeno che aggrava il disagio sociale e la difficoltà a trovare lavoro. Per questo la Conferenza per l’Educazione e l’Istruzione del Valdarno aretino ha promosso un Progetto Educativo Zonale (P.E.Z.) che dà vita a una “scuola” di orientamento allargata, capace di coinvolgere Comuni, scuole, insegnanti, studenti e genitori del territorio, con l’obiettivo di rafforzare le competenze chiave per la costruzione del percorso professionale e di vita degli studenti. Finanziato dalla Regione Toscana, il progetto è coordinato dall’associazione Conkarma con la partecipazione dell’agenzia formativa Pratika.

La prima fase del progetto è stata avviata all’inizio dell’anno scolastico e ha già coinvolto più di 70 insegnanti e un gruppo di operatori extrascolastici in un percorso di seminari di formazione sul fenomeno della dispersione e sulle didattiche efficaci per prevenirlo, come quella orientativa. Da questa esperienza sono nate le attività di orientamento narrativo che si stanno attualmente realizzando in 32 classi delle scuole secondarie di I° e II° grado per potenziare la consapevolezza degli studenti su quelle dimensioni che agiscono come deterrenti del fenomeno: motivazione, capacità di progettazione, rafforzamento delle competenze di scelta. Alle superiori, gli alunni partecipano anche un laboratorio pomeridiano di peer education, una pratica che arricchisce i processi di apprendimento e le competenze sociali risultando di particolare efficacia per il contrasto alla dispersione. Alle medie, un’attenzione particolare è dedicata agli alunni con disabilità, che insieme ai compagni e ai docenti di sostegno possono effettuare visite didattiche orientative alle scuole superiori.

Adesso tocca ai genitori. Anche loro saranno coinvolti attivamente in quest’ultima fase del progetto,
attraverso un percorso formativo in tre incontri che ha l’obiettivo di definire il loro ruolo nel processo di orientamento, oltre a raccogliere le percezioni, i bisogni e le priorità delle famiglie.
Sono due i percorsi formativi gratuiti rivolti ai genitori per “Capire e sapere come orientare”:

• 15 e 29 aprile 2019 alla Biblioteca comunale di Bucine
• 6, 13 e 22 maggio 2019 nella Zona industriale di Bomba, nel Comune di Cavriglia.

Gli appuntamenti sono tutti serali, dalle ore 21:00 alle 23:00, tranne quello del 6 maggio che si terrà dalle ore 17:30 alle 19:30. Le famiglie possono partecipare al percorso che si svolge nel luogo più vicino alle loro esigenze. Gli incontri sono tenuti dal Prof. Federico Batini dell’Università di Perugia e da Eleonora Ciampelli, consulente di orientamento per Pratika.

Alla fine dell’anno scolastico si terrà una conferenza conclusiva per la presentazione dei risultati, la
diffusione delle pratiche e la condivisione dei materiali. “Di fronte al dato allarmante della
dispersione scolastica, le istituzioni hanno una responsabilità. – spiega il presidente della Conferenza zonale Stefano Tassi – Questo P.E.Z. dà vita a una nuova politica attiva, che mette in collaborazione tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo in quello che è il più grande percorso di orientamento scolastico mai avviato sul nostro territorio. Con un obiettivo ambizioso: garantire sostegno a tutti gli studenti nei momenti di scelta e di cambiamento della loro vita per promuovere
occupabilità, inclusione sociale e crescita”.