Protagonismo giovanile nella lotta contro la criminalità
“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. La frase del giudice Paolo Borsellino, assassinato da Cosa nostra il 19 luglio 1992, racchiude il senso della lotta a tutte le forme di illegalità e criminalità organizzata. La formazione e l’educazione non possono che partire dai giovani ed è a loro che si rivolge il progetto “Pillole di legalità – l’informazione contro le mafie”, l’intervento formativo interdisciplinare, ideato da Conkarma, basato su principi di partecipazione e inclusione, su un approccio educativo non formale e sulla metodologia innovativa dell’Instructional Design.
Un progetto che fa fede all’orientamento proposto dal Ministero dell’Istruzione che sottolinea come la prevenzione dei fenomeni di illegalità richieda prima di tutto “rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità”, atteggiamento che può essere consolidato rendendo le nuove generazioni protagoniste, pienamente capaci di esercitare i propri diritti e doveri di cittadinanza. Un’educazione alla legalità che ruota attorno a due principi cardine: la conoscenza dei fenomeni criminali, organizzati e non, e della loro evoluzione nel corso del tempo, e la partecipazione alla vita democratica del Paese. Il cambiamento non può che partire dalla conoscenza, dalla curiosità e dal bisogno di approfondire, dal continuo scambio e dalla relazione con il prossimo, da un’educazione che stabilisce le regole condivise. E la scuola è il posto ideale per accompagnare i giovani in un percorso di condivisione e partecipazione e costruire contesti di coesione all’interno dei quali ciascuno è responsabile insieme all’altro, in un continuo impegno di crescita e contrasto alle ingiustizie sociali.
Gli obiettivi di “Pillole di legalità – L’informazione contro le mafie”
Il progetto punta a far conoscere il fenomeno mafioso e le sue evoluzioni più recenti, anche in riferimento al contesto territoriale; a valorizzare le forme convenzionali e non convenzionali di protagonismo giovanile e a sostenere nei giovani lo sviluppo del senso di una responsabilità sociale diffusa.
Questi obiettivi vengono centrati usando strumenti comunicativi digitali vicini alle nuove generazioni e offrendo canali di confronto e di scambio strutturato con i rappresentanti delle associazioni e degli enti pubblici coinvolti in un impegno condiviso “contro” le mafie, la corruzione e i fenomeni di criminalità.
I ragazzi hanno l’opportunità di prendere confidenza con la videointervista, formando una vera e propria “redazione digitale”, uno spazio per raccontare il proprio punto di vista sul tema e confrontarsi in un ambiente informale e stimolante, in cui le attitudini di ciascuno possano essere accolte e valorizzate all’interno di un piccolo notiziario costruito dai giovani. L’utilizzo di uno strumento versatile e flessibile come la videointervista permette anche il rafforzamento di una serie di abilità trasversali degli studenti, dall’analisi e rielaborazione di testi scritti e orali alle competenze comunicative, dalla capacità di lavorare in gruppo alla gestione delle emozioni e dello stress.
Il percorso formativo che porta alla realizzazione delle “pillole” può contare anche su componenti ludiche che garantiscono un costante supporto al processo di apprendimento e un momento di condivisione fra gli alunni. Infine, il momento di restituzione e disseminazione è l’occasione per completare il processo di partecipazione dei giovani in protagonisti del cambiamento, mostrando il percorso svolto: un momento di confronto e di scambio in cui, simbolicamente e materialmente, gli studenti consegnano i prodotti realizzati e mostrano il proprio punto di vista sui temi trattati.
Le azioni del progetto
“Pillole di legalità – l’informazione contro le mafie” è sviluppato con la collaborazione dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “ISIS Valdarno” di San Giovanni Valdarno e Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie ed è composto da 5 azioni-chiave, che hanno il compito di approfondire la tematica della legalità, del gioco d’azzardo e del legame con il fenomeno mafioso, proponendo una lettura critica e condivisa della problematica e delle possibili azioni a contrasto della stessa. Il lavoro segna una continuità con “Gioco Scaccia Gioco 2 – Allenare la mente per sconfiggere il Gioco d’Azzardo”, progetto che tramite l’apprendimento cooperativo in classe valorizza il gruppo e l’esperienza educativa con un modello di gioco sano, gli scacchi, che permettono di sperimentare dimensioni naturali della vita psichica come l’agonismo, la risoluzione del conflitto, il problem solving e la mentalizzazione, in un contesto di regole condivise e buona convivenza. La regola entra nella vita degli studenti mediante il gioco e li porta a riflettere sull’importanza che assume nel quotidiano, per il buon funzionamento della società.
Gli studenti impegnati in “Pillole di legalità – l’informazione contro le mafie” vengono guidati verso l’approfondimento e l’attualizzazione del legame tra gioco d’azzardo e criminalità organizzata, in collaborazione con il Coordinamento del Valdarno Superiore di Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie.
Il progetto è composto dalle seguenti azioni-chiave.
Azione-chiave 1. Approfondimento e attualizzazione del legame tra gioco d’azzardo e criminalità organizzata, reso possibile da un incontro svolto in classe con Suor Letizia Dei, del Coordinamento del Valdarno Superiore di Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie.
Azione-chiave 2. Costruzione di una vera e propria “redazione digitale” con l’obiettivo di scrivere e organizzare, con la guida e il supporto dell’educatore e di un professionista esperto di comunicazione, 5 videointerviste ciascuna su temi legati a gioco d’azzardo e criminalità organizzata, individuati dalla classe/redazione in base alle notizie, gli spunti e gli interessi emersi dall’incontro con Libera sull’elaborazione dell’introduzione teorica, delle domande e sulla creazione e registrazione delle videointerviste.
Azione-chiave 3. Le domande elaborate dagli studenti vengono proposte a rappresentanti degli enti pubblici e Associazioni impegnati nella lotta alla corruzione, alla criminalità e al gioco d’azzardo patologico e nello specifico: Valdarno Superiore di Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie.
Azione-chiave 4. Un incontro da 1 ora per la restituzione ai ragazzi e il confronto sui prodotti finali creati.
Le videointerviste
Episodio 1 – L’organizzazione delle mafie
Nell’episodio 1 si parla di organizzazione delle mafie, puntando l’obiettivo sulla struttura delle associazioni criminali e sul loro livello di infiltrazione nella pubblica amministrazione e nelle forze dell’ordine. A rispondere alle domande dei giovani cronisti sono Pierluigi Ermini e suor Letizia Dei del coordinamento del Valdarno Superiore di Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie.
Episodio 2 – Reato Ambientale
Nell’episodio 2 si parla di reati ambientali, anche in relazione al territorio, con un’attenzione particolare allo smaltimento dei rifiuti. A rispondere alle domande dei giovani cronisti sono Pierluigi Ermini e suor Letizia Dei del coordinamento del Valdarno Superiore di Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie.
Episodio 3 – Gioco d’azzardo e illegalità
Nell’episodio 3 si parla di gioco d’azzardo e illegalità, analizzando le differenze tra gioco legale e illegale e altri aspetti legati al complesso argomento. A rispondere alle domande dei giovani cronisti sono suor Letizia Dei del coordinamento del Valdarno Superiore di Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie e Simona Neri, ex referente Anci Toscana sul tema del gioco d’azzardo.
Episodio 4 – Riciclo di denaro
Nell’episodio 4 si parla di riciclo di denaro e della relazione con il gioco d’azzardo. A rispondere alle domande dei giovani cronisti sono Pierluigi Ermini e suor Letizia Dei del coordinamento del Valdarno Superiore di Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie.
Episodio 5 – Associazionismo contro le mafie
Nell’episodio 5 si parla di associazionismo contro le mafie, passando in rassegna il ruolo di Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie, quello di altre realtà e anche i comportamenti che dovrebbero tenere tutti i cittadini. A rispondere alle domande dei giovani cronisti sono Pierluigi Ermini e suor Letizia Dei del coordinamento del Valdarno Superiore di Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie.
Progetto realizzato con il contributo di Regione Toscana e in partenariato con il coordinamento del Valdarno Superiore di Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie e Istituto Statale di Istruzione Superiore “ISIS Valdarno” di San Giovanni Valdarno e con la gentile collaborazione di Anci Toscana.